Questa, figlia del Sole, ambra lucente

Autore: Buoninsegni, Francesco

Del sig. Francesco Buoninsegni. Con l'occasione d'un'ambra, nella quale sono scolpite le tre Grazie, donata all'autore dal già serenissimo d'Urbino

Questa, figlia del Sole, ambra lucente
nata non già dove Aquilon passeggia,
ch'al rubino, al zaffir le glorie ha spente,
e di splendori gravida fiammeggia, 4

de la gran QUERCIA è lacrima ridente,
ov'Amor con le GRAZIE ha la sua reggia;
dono è del Sol, sotto il cui raggio ardente
il bel Metauro in flutti d'oro ondeggia. 8

De le TRE GRAZIE la sembianza esterna
qui con imparegiabile disegno
intagliò Fidia e fe' sua fama eterna; 11

ma fia, BRUNI, nel mondo assai più degno
ciò ch'intagli ne' fogli, e più s'eterna
che lavoro di gemme opra d'ingegno. 14

Descrizione

Il componimento, dedicato ad un gioiello d’ambra intagliato con l’effigie delle Tre Grazie e donato dal duca d’Urbino Francesco Maria II Della Rovere ad Antonio Bruni, si apre, nelle prime due quartine, con la presentazione dell’ambra, che, definita «figlia del Sole» (v. 1) per la sua brillantezza gialla, spegne lo splendore di altre gemme quali il rubino e lo zaffiro per il suo colore fiammeggiante. Inoltre, essa viene nominata con l’ossimoro «lacrima ridente» (v. 5) della gran quercia, stemma della casata dei Della Rovere, dove Amore e le Grazie hanno la loro reggia, e come «dono […] del Sol» (v. 7), sotto il cui raggio ondeggia l’aureo Metauro (principale fiume marchigiano). Nelle due terzine, invece, il poeta passa ad analizzare l’effigie, cioè quella intagliata con l’immagine delle Tre Grazie ed eternata da uno scultore paragonabile all’antico Fidia, ricordando però la superiorità di Antonio Bruni nell’«intagliare» i fogli e nell’eternare la sua opera d’ingegno (la poesia) anziché gioielli e gemme.


Opera d'arte

Collegamento congetturale

Si collega per via congetturale questo coevo portareliquie in ambra con rappresentazione incisa della Crocifissione, proveniente dalle collezioni medicee, a testimonianza della diffusione italiana di oggetti scolpiti in questo materiale, prevalentemente di importazione prussiana o polacca.


Libro
Bruni, Veneri 1633
Bruni, Antonio, Le Veneri poesie, In Roma, appresso Giacomo Mascardi, MDCXXXIII.
Sezione
Il pomo d'oro. Proposte et risposte.
Pagina
p. 31
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Metro
sonetto (14 versi)
Schema
ABAB ABAB CDC DCD

Categorie
descrizione manufatto; miti pagani
Soggetti
ambra; Amore; Della Rovere; disegno; eternare; fama; Fidia; gemma; Grazie; impareggiabile; ingegno; intagliare; lavoro; Metauro; opra; quercia; rubino; Sole; splendore; zaffiro

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Clizia Carminati, Laura Gelpi, Sergio Taddei | Ultima modifica: 1 giugno 2024