Quae iacet hic, in se totum que verterat orbem

Autore: Della Porta, Pietro

Petri a Porta Placentini

ISABELLAE ANDREINAE PATAVINAE, insignis poetriae, natura iuxta atque arte, sed Comica in primis, trium linguarum, Italicae, Hispanicae, Gallicae philosophiaeque admiranda cognitione praestantissimae, omnibus disciplinis eruditissimae, pudicitia et egregia corporis forma, simul coniunctis, conspicuae, rarae, avis atque adeo phoenicis nomine dignissimae.

Epitaphia quaedam.

Quae iacet hic, in se totum que verterat orbem,
  Calliope aut genita, aut Calliopea refert.
In scena spectata, choro spectanda Dianae,
  haec iubar illaesum est, Phaebe, imitata tuum.
Hanc triplici lingua turba est mirata loquentem,5
  Etruscos, stupuit, dum canit illa modos.
Cum rerum causas, Sophiae cum arcana revolvit,
  delapsam e superis dixeris esse locis.
Vera loquar, si essent Musis sua munera curae,
  Aonas in montes urna ferenda foret.10

Descrizione

Il componimento, preceduto da una premessa in cui l’autore celebra Isabella Andreini come insigne poetessa, attrice comica, scrittrice in tre lingue (italiano, spagnolo e francese), filosofa, erudita in tutte le discipline nonché donna pudica, aggraziata, illustre, rara e degna del nome di fenice, dà direttamente voce al suo epitaffio. Questo, infatti, dichiara di conservare Isabella Andreini dopo che costei ha attirato l’attenzione di tutto il mondo su di sé mentre calcava le scene, componeva eloquentemente in tre lingue diverse e cantava motivi etruschi/italiani al punto da essere ammirata e accostata ad alcune divinità quali Calliope (musa della poesia), Diana e Febo (epiteto riferito ad Apollo, dio solare). Inoltre, siccome l’artista ha svelato le cause delle cose e i misteri della sapienza, ha instillato il dubbio nel pubblico di essere discesa dall’alto. Infine, il testo si chiude con la dichiarazione che se le Muse avessero a cuore i suoi doni, dovrebbero portare la sua urna presso i monti Aoni, a loro sacri.


Opere d'arte

Collegamento congetturale

Non si conosce il sepolcro di Isabella Andreini a cui il componimento fa riferimento. Le due opere d'arte sono collegate per offrire un esempio visivo di un ritratto della poetessa e attrice encomiata nel testo e insieme di una scena teatrale del tempo. Si aggiunge la medaglia commemorativa realizzata in occasione della sua morte.


Libro
Andreini, Rime 1605
Andreini, Isabella, Rime d'Isabella Andreini Comica Gelosa, Academica Intenta detta l'Accesa, Milano, Girolamo Bordone e Pietromartire Locarni, 1605
Sezione
Componimenti di molti gentil'huomini nella lingua latina, e nella italiana per la morte della medesima Signora Isabella
Pagina
p. [b2v]
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Metro
distico elegiaco (10 versi)

Categorie
encomio d'artista
Soggetti
ammirazione; Apollo; arte; Calliope; canto; cielo; conoscenza; coro; Diana; disciplina; dono; eloquenza; erudizione; Febo; fenice; filosofia; francese; grazia; Isabella Andreini; italiano; lingua; mistero; mondo; monti Aoni; Muse; natura; poetessa; pudicizia; sapienza; scena; spagnolo; splendore; stupore; urna

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Laura Gelpi | Ultima modifica: 16 marzo 2024