ISABELLA obiit, cur mors discrimine nullo
Autore: Fagnani, Giovanni Marco
Io[hannis]. Marci Fanniani patritii Mediolanen[sis]
ISABELLA obiit, cur mors discrimine nullo
irruis atque bonos invidiosa feris?
Praestantem ingenio dicendique arte magistram
servasse, haec fuerat gloria magna tibi.
Nunc iacet. At memori scriptorum in carmine vivet,5
qui capiti imponent laurea serta suo.
Et merito illa Aretam vicit, superavit Erinnam,
Graecia non illi Roma paremve tulit.
Quid mirum. Gelido dum moestus marmore coniux
componit propria languida membra manu,10
si Musae et Venus obscuro circundata velo
et charites tremulas detinuere faces.
Hinc non sola manet celebri Isabella sepulcro,
at suadela simul, gratia, lusus amor.
Descrizione
Il componimento si apre innanzitutto con la constatazione della morte di Isabella Andreini e con una domanda rivolta direttamente alla morte: perché irrompe senza alcun criterio e ferisce invidiosa i buoni? Nonostante le sue colpe, però, la morte ha un merito, quello di conservare la poetessa, eccellente esperta nell’ingegno e nell’arte del dire. Costei, infatti, seppur esanime, continuerà a vivere nella tenace poesia degli scrittori che applicheranno la corona d’alloro sul suo capo poiché ha meritatamente vinto e superato autori greci come Areta ed Erinna e poiché né la Grecia né Roma hanno concesso qualcuno pari a lei. A queste dichiarazioni fa seguito la presentazione di un prodigio: il triste coniuge stende le sue languide membra sul gelido sepolcro poiché le Muse e Venere avvolta da un oscuro velo trattengono al suo interno calore e fiamme. In questo modo, dunque, Isabella non rimane sola nel sepolcro, ma in compagnia della persuasione, della grazia e dell’amore poetico.
Opere d'arte
Collegamento congetturale
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Compagnia di comici italiani (I Gelosi con Isabella Andreini?)Autore: Francken, Ambrosius I (cerchia)Genere: pittura
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Non si conosce il sepolcro di Isabella Andreini a cui il componimento fa riferimento. Le opere d'arte sono collegate per offrire esempi di ritratti della poetessa e del marito Francesco, insieme ad una scena teatrale del tempo. Si aggiunge la medaglia commemorativa realizzata in occasione della sua morte.
- Libro
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Andreini, Rime 1605
Andreini, Isabella, Rime d'Isabella Andreini Comica Gelosa, Academica Intenta detta l'Accesa, Milano, Girolamo Bordone e Pietromartire Locarni, 1605
- Sezione
- Componimenti di molti gentil'huomini nella lingua latina, e nella italiana per la morte della medesima Signora Isabella
- Pagina
- p. [13]
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- Metro
- distico elegiaco (14 versi)
- Categorie
- encomio d'artista
- Soggetti
- Areta; Erinna; Grecia; Isabella Andreini; Muse; Roma; Venere; amore; amore poetico; arte del dire; conservare; corona d'alloro; eloquenza; fiamma; gelo; grazia; ingegno; marmo; morte; persuasione; poesia; prodigio; scrittore; sepolcro; superare; vincere; vita
- Nomi collegati
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Andreini Canali, Isabella
(lodata e compianta nel testo) -
Areta di Cesarea
(poeta greco antico, citato nel testo) -
Erinna
(poetessa greca antica, citata nel testo) -
Andreini, Francesco
(marito della poetessa, alluso nel testo)
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Andreini Canali, Isabella