Aureo cerchio io mandai di gemma inserto
Autore: Stigliani, Tommaso
Anello in dono
Aureo cerchio io mandai di gemma inserto
alla bellezza che sospiro in vano,
per far l’or di mia fè palese e piano,
e ‘l rubin dell’amor chiaro ed aperto. 4
Ella, qual pregio inferiore al merto
sprezzollo e disse: "oh stolto messo e vano,
digli che morte nel suo volto e 'l piano
vorrei del sangue suo veder coperto". 8
Io, ch’attendea dal bel pegno d’Amore
cibo di speme al cupido desio,
ebbi della risposta il fier tenore. 11
Ahi dispietata, ahi rea, ben t’intend’io:
oro a te fora il mio mortal pallore
e saria tuo rubin il sangue mio. 14
Descrizione
Il poeta narra di aver inviato in dono un anello d'oro con un rubino alla sua amata.
Tuttavia, la donna disprezza il gesto e lo considera sciocco e vano. Dichiara anzi di voler vedere la morte nel volto del poeta e la terra coperta del suo sangue.
Il poeta, che attendeva una risposta che nutrisse la sua speranza d'amore, si scontra con la durezza delle parole della donna. La sua è un'amara conclusione: accusa la donna di essere spietata e malvagia e di desiderare in realtà come oro il suo pallore, e come rubino il suo sangue.
Opera d'arte
Collegamento congetturale
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Anello di rubino (nel Ritratto di Maddalena Strozzi)Autore: Sanzio, RaffaelloGenere: abbigliamento
- Libro
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Stigliani, Canzoniero 1625
Stigliani, Tommaso, Il Canzoniero [...]. Dato in luce da Francesco Balducci. Distinto in otto Libri, cioè. Amori Civili. Amori Pastorali. Amori Marinareschi. Amori Giocosi. Soggetti Eroici. Soggetti Morali. Sogetti Funebri, e Famigliari. Purgato, accresciuto, e riformato dall'Autore istesso. E dedicato in questa nuova forma all'Illustrissimo e Riverendissimo Signor Cardinale Borghese., In Roma, Ad instanza di Giovanni Manelfi. Et in Venetia, Per Evangelista Deuchino. 1625
- Sezione
- LIBRO PRIMO, INTITOLATO AMORI CIVILI.
- Pagina
- p. 120
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- Metro
- sonetto (14 versi)
- Schema
- ABBA ABBA CDC DCD