Qual prodigio è d’Amor, qual meraviglia
Autore: Stigliani, Tommaso
Fazzoletto avuto in dono
Qual prodigio è d’Amor, qual meraviglia
ch’a me la mia nemica in don ti dia?
Oh schietto lino, al cui color la mia
candidissima fè si rassomiglia. 4
Forse ella di voler si riconsiglia
esser omai ver me benigna e pia:
e quasi un muto aviso or mi t’invia,
ch’io m’asciughi con te l’umide ciglia? 8
O pur, come colei che m’odia e sdegna,
mostrar ti volse al mio desir insano,
di sua bianca onestà tacita insegna; 11
Ma qual che tu ti sia, teco io risano
l’acerbo duol che nel mio petto regna,
fra me pensando a chi già fosti in mano. 14
Descrizione
Il poeta è sorpreso nel ricevere in dono dalla donna amata un fazzoletto di lino bianco simile, per purezza, alla sua fedeltà. Si pone interrogativi sul significato di questo gesto: potrebbe indicare un'intenzione di gentilezza e compassione da parte della donna, che gli ha inviato il fazzoletto affinché il poeta, finalmente ricambiato, si possa asciugare le lacrime. Tuttavia, potrebbe anche essere interpretato come un segno del suo disprezzo e della sua avversione, usato per sottolineare la sua incrollabile integrità morale ("bianca onestà").
Indipendentemente dal motivo del dono, il poeta allevia il suo dolore interiore pensando che il fazzoletto è stato prima in mano a lei.
Opera d'arte
Collegamento congetturale
Si collega congetturalmente al componimento un coevo dipinto di scuola spagnola rappresentante una dama che tiene in una mano un fazzoletto bianco, nell'altra un guanto finemente ricamato
- Libro
-
Stigliani, Canzoniero 1625
Stigliani, Tommaso, Il Canzoniero [...]. Dato in luce da Francesco Balducci. Distinto in otto Libri, cioè. Amori Civili. Amori Pastorali. Amori Marinareschi. Amori Giocosi. Soggetti Eroici. Soggetti Morali. Sogetti Funebri, e Famigliari. Purgato, accresciuto, e riformato dall'Autore istesso. E dedicato in questa nuova forma all'Illustrissimo e Riverendissimo Signor Cardinale Borghese., In Roma, Ad instanza di Giovanni Manelfi. Et in Venetia, Per Evangelista Deuchino. 1625
- Sezione
- LIBRO PRIMO, INTITOLATO AMORI CIVILI.
- Pagina
- p. 70
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- Metro
- sonetto (14 versi)
- Schema
- ABBA ABBA CDC DCD