Quel che Gordio formò di funi attorte
Autore: Andreini Canali, Isabella
All'istessa [Madamoisella Maria de Beaulieu] sopra un anello. Sonetto LIII
Quel che Gordio formò di funi attorte
nodo tenace, sol de l'oriente
il vincitor, il domator possente,
sciolse co 'l ferro in un prudente e forte. 4
E questo come è vario a varia sorte
è dato. Egli di gemme e d'or lucente
m'adorna il dito e 'l cor soavemente
lega, cui non sciorrà Tempo, né Morte. 8
Ma dimmi, o bella mia del ciel sirena,
ond'è che 'l caro nodo ancor m'accende
non pur l'anima pria disciolta affrena? 11
Di lacci avvinta io son, di fiamme piena,
ma non m'infiamma il don, né in rete prende:
tua beltà, tua virtù m'arde e incatena. 14
Descrizione
La poetessa presenta l'anello d'oro ricevuto in dono da Marie de Beaulieu come simbolo di un legame forte e indissolubile con la benefattrice, dovuto però non alla preziosità dell'oggetto ma alle virtù della donna. L'anello è paragonato per la tenacia al nodo gordiano, che secondo la leggenda fu reciso da Alessandro Magno, della quale si inserisce pertanto un coevo referente iconografico di autore fiorentino particolarmente apprezzato Oltralpe.
Opere d'arte
Collegamento congetturale
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AnelloGenere: abbigliamento
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Alessandro Magno taglia il nodo gordianoGenere: incisione
- Libro
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Andreini, Rime 1605
Andreini, Isabella, Rime d'Isabella Andreini Comica Gelosa, Academica Intenta detta l'Accesa, Milano, Girolamo Bordone e Pietromartire Locarni, 1605
- Sezione
- All'Illust. & Rever.mo Sig.re il Sig. Cardin. CINTHIO ALDOBRANDINI. Parte seconda
- Pagina
- p. 45
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- Metro
- sonetto (14 versi)
- Schema
- ABBA ABBA CDC DCD
- Categorie
- descrizione manufatto; storia antica; storia medioevale e moderna
- Soggetti
- adornare; Alessandro Magno; anello; dito; dono; fune; gemme; Gordio; incatenare; lacci; Morte; nodo; oro; Tempo
- Nomi collegati
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De Beaulieu, Marie
(dedicataria)
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De Beaulieu, Marie