Laceri sassi, e dirupate moli
Autore: Tronsarelli, Ottavio
Per le ruine di Roma
Laceri sassi, e dirupate moli,
infelici memorie a terra sparte,
che già varcaste con la fama i poli,
stupor de la natura, onor de l'arte;
or diserti del tempo orridi e soli, 5
avanzi di Vulcan, scherni di Marte;
pompe un tempo di gloria, ed or di duolo,
già pari al cielo, ed or eguali al suolo.
Altere moli, che qual gelid'ossa
animose v'ergeste al ciel sovrano, 10
d'ingegno e di valore ultima possa,
opra immortal di generosa mano;
or fatte a voi medesme inutil fossa
le vostre glorie rivolgete al piano,
entro sepolcro d'abbattute mura 15
cadaveri a voi stesse, e sepoltura.
Grave del pondo suo crolla ogni regno,
cade ogni imperio in cenere rivolto,
e chi visse del mondo alto sostegno
ne le ruine sue giace sepolto. 20
Che qui Fortuna essercita il suo sdegno,
e 'l Ciel rinova a l'universo il volto;
e sol, perché languendo altri si mora,
se medesimo il Tempo anco divora.
Descrizione
Tronsarelli si rivolge, con una lunga invocazione, alle rovine di Roma antica. Se da un lato i resti degli edifici ("i sassi" lacerati e le "moli" dirupate del v. 1) ricordano le glorie passate della città, la desolazione odierna suscita dolore: le altezze degli edifici di un tempo, che giungevano al cielo, sono ora come dei "cadaveri" che giacciono sepolti nelle fosse. L'antico impero è ormai "cenere", divorato dal Tempo: sorte comune a ogni regno.
Opera d'arte
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Monumenti dell'antica Roma (rovine archeologiche)Genere: architettura
Si collega una scheda opera d'arte generica sui monumenti dell'antica Roma, non menzionando il componimento nessuno di essi in particolare.
- Libro
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Tronsarelli, Rime 1627
Tronsarelli, Ottavio, Rime, In Roma per Francesco Corbelletti l'Anno. M.D.C.XXVII. Lucas Cia. F.
- Sezione
- Ottave di Ottavio Tronsarelli. Parte quarta
- Pagina
- pp. 378-379
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- Metro
- ottava (3 stanze)