Questa in duo vetri imprigionata arena
Autore: Stigliani, Tommaso
Orologgio da polvere
Questa in duo vetri imprigionata arena,
che l'ore addita e la fugace etade,
mentr'ognor giù, quasi filata, cade
rapidamente per angusta vena, 4
era un tempo Aristeo ch'amò Tirrena:
Tirrena, che com'angelo in beltade,
così parve in orgoglio o 'n crudeltade
libica serpe o fera tigre armena. 8
Amolla, e n'era il misero deluso,
fin che dall'aspro incendio addutto a morte,
si sfece in polve e fu da lei qui chiuso. 11
O crudel degli amanti e dura sorte,
serban l'arse reliquie anco il prim'uso,
travaglian vive e non riposan morte. 14
Descrizione
Il poeta, descrivendo una clessidra, immagina che la sua polvere siano le ceneri di Aristeo, consumato dall'amore per Tirrena. La finzione permette così di lamentare le pene degli amanti, sofferenti in vita e tormentati anche in morte, come mostra il continuo movimento di queste ceneri.
Opera d'arte
Collegamento congetturale
Si collega congetturalmente al componimento la coeva rappresentazione di un orologio da polvere, o clessidra, in una Vanitas di Philippe de Champagne, simbolo della caducità della vita e dei sentimenti terreni.
- Libro
-
Stigliani, Canzoniero 1625
Stigliani, Tommaso, Il Canzoniero [...]. Dato in luce da Francesco Balducci. Distinto in otto Libri, cioè. Amori Civili. Amori Pastorali. Amori Marinareschi. Amori Giocosi. Soggetti Eroici. Soggetti Morali. Sogetti Funebri, e Famigliari. Purgato, accresciuto, e riformato dall'Autore istesso. E dedicato in questa nuova forma all'Illustrissimo e Riverendissimo Signor Cardinale Borghese., In Roma, Ad instanza di Giovanni Manelfi. Et in Venetia, Per Evangelista Deuchino. 1625
- Sezione
- LIBRO SECONDO. INTITOLATO AMORI PASTORALI.
- Pagina
- p. 147
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- Metro
- sonetto (14 versi)
- Schema
- ABBA ABBA CDC DCD