Antonio, a le cui forze il sacro Impero

Autore: Costa, Margherita

Per un dono di una catena d’oro, mentre le presenta il suo poema di Santa Cecilia con alcune ventaglie

Antonio, a le cui forze il sacro Impero
non teme ferro né provò catene,
gl’antri per gioia dal lor seno diero
con susurri canori aure serene
e ’l Po si vide di sue glorie altero 5
d’oro vestir le trionfali arene;
più d’allor che di poppi ornò le sponde,
e di Zaffiri s’ingemmaron l’onde.

Tra le vittorie fortemente usato
a catenare i popoli nocenti, 10
catena anco a me desti, onde gravato
il collo mio portai d’ori lucenti,
ma più del collo il cor fu catenato;
fei risonar de le tue lodi i venti
e se non gloria, ove l’onor ti chiama, 15
numero accrebbi almeno a la tua fama.

Là sovr’il Ciel, che di stellato smalto
fa mostra intorno riccamente accesa,
Giove sostiene con la destra in alto
Giuno, che pende da catena appesa; 20
fatica in far dal Cielo immenso ed alto
dipender l’aria al viver nostro intesa;
ed io pendo da te, ch’in miglior prove
sei del Cielo d’onor più degno Giove.

E ben se tu d’ogni virtude al...[Continua…]

Descrizione

I versi qui riportati sono la parte iniziale di un componimento più ampio, formato da queste dodici ottave, seguite da un breve brano in prosa e successivamente da altre undici ottave.
Costa loda Antonio Barberini: i fiumi e i venti si rianimano grazie a lui. Abituato a vincere e "incatenare" gli sconfitti, con il dono di una "catena" (collana) d'oro il Barberini non ha legato alla poetessa solo il collo, ma anche il cuore; ella in cambio lo elogia e accresce la sua fama, e gli dona "delle ventaglie". Come Giunone viene appesa da Giove al cielo con incudini legate alle caviglie, così Costa è incatenata ad Antonio, che è più grande e più degno d'onore di Giove. Antonio stesso è una catena di virtù: alla sua grandezza sono legati la gioia e l’innalzamento di Costa stessa. Ora che Antonio è in difficoltà, Margherita gli invia il suo poema Cecilia martire (1644) per consolarlo: all'indomani della sconfitta dello Stato Pontificio contro Castro (il "Leon" della quinta ottava, v. 2), Costa piange la morte di Urbano VIII (il "Sole" e l'"Hercol" della sesta ottava, v.1) e il rovesciamento della fortuna dei Barberini, ma ricorda al cardinale che il tempo è fuggevole e il male, così come il bene, è transitorio come il vento (rappresentato dai ventagli in dono). Anche la poesia è "vento", è effimera: quella di Costa è tutta votata a onorare Antonio. Costa offre allora la storia di Santa Cecilia ad Antonio come esempio da seguire e come presenza che gli ricordi sempre dell’amato zio: la Santa, ai suoi tempi battezzata e protetta da Urbano I, avo dei Barberini, riuscirà nell’impresa di rivalutare la fama del defunto pontefice. Costa, nel frattempo, a lui "incatenata" dalla collana d'oro, si inchina ad Antonio, il più valoroso e virtuoso fra i cardinali.


Opere d'arte

Collegamento congetturale

Non essendo ad oggi stata identificata la collana oggetto del componimento, si allegano due esempi di manufatti analoghi, ambedue perduti ma testimoniati da fonti scritte o iconografiche, donati da autorità politiche a poeti ed artisti della prima metà del Seicento.


Libro
Costa, La Tromba di Parnaso 1647
Costa, Margherita, La Tromba di Parnaso, opera di Margherita Costa Romana, dedicata alla Maestà della Regina di Francia., A Parigi, per Sebastiano Cramoisy, stampatore ordinario del Re, e della Regina regente. M.DC.XLVII.
Sezione
LA TROMBA DI PARNASO
Pagina
pp. 68-72
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Metro
ottava (12 stanze, 96 versi)
Schema
ABABABCC

Categorie
miti pagani; storia antica; storia medioevale e moderna
Soggetti
Apollo; Ercole; Giove; Giunone; Santa Cecilia; Urbano I; Urbano VIII; aura; catena; collana d'oro; collo; fuoco; gloria; incatenare; instabile; leone di Nemea; onore; oro; ostro; poesia; soffio; valore; ventaglio; vento; virtù

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Kelly Nembrini; Clizia Carminati, Sergio Taddei | Ultima modifica: 9 aprile 2024