Sembri, Apollonia, a noi con doppi onori

Autore: Tronsarelli, Ottavio

Alla signora Apollonia, illustre per beltà e per canto

Sembri, Apollonia, a noi con doppi onori,
ch'han di vanto sovran lode primiera,
Apollo al bel di tua sembianza altera;
Apollo al suon de' spirti tuoi canori. 4

Versa Ippocrene a te doppi i licori
e tra di Muse geminata schiera
Parnaso ha con eterna primavera
per te doppi co 'l monte anco gli allori. 8

Sì che, per vanti così illustri, il dio
che su nel quarto giro ha lampi d'oro
posto ha la chiara face in cieco oblio. 11

Già cinto in ciel di squallido tesoro
vide Tieste doppio Sole, ed io
doppio Apollo di luce in terra adoro. 14

Descrizione

Nel sonetto, Tronsarelli celebra le qualità di Apollonia (cantatrice non identificata): bellezza fisica e eccellenza nel canto. Con un gioco onomastico, la donna viene dunque paragonata ad Apollo, dio del Sole e delle arti. La prima quartina si basa sulle doppie qualità della donna e possiamo notare come il richiamo alla dualità sia presente anche nei versi a seguire. Nella seconda quartina l'elogio alla donna raggiunge il vertice: per la bellezza e per il canto viene bagnata due volte dalla fonte Ippocrene, sacra alle muse, e viene incoronata due volte con l'alloro sul Parnaso. La prima terzina vede l'unione dell'iconografia classica e di quella dantesca in quanto il quarto cielo del Paradiso è quello del Sole, con ulteriore rimando ad Apollo, la cui face (fiaccola, luce) è oscurata dalla luminosità e dalla fama di Apollonia. L'ultima terzina mostra un richiamo al mito di Tieste e a come quest'ultimo, dopo essersi cinto del vello d'oro (avuto con l'inganno da Erope, moglie del fratello gemello Atreo), vide il Sole nel cielo cambiare il proprio corso ("doppio sole": un inganno ordito da Zeus, che preferiva Atreo sul trono di Micene); allo stesso modo il poeta adora Apollonia per le sue due qualità, vedendola come un doppio Apollo di luce, cioè un doppio sole.


Opera d'arte

Collegamento congetturale

Si collega a titolo esemplificativo un coevo ritratto di cantatrice veneziana, spesso identificata come Barbara Strozzi.


Libro
Tronsarelli, Rime 1627
Tronsarelli, Ottavio, Rime, In Roma per Francesco Corbelletti l'Anno. M.D.C.XXVII. Lucas Cia. F.
Sezione
Sonetti di Ottavio Tronsarelli. Parte prima.
Pagina
p. 63
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Metro
sonetto (14 versi)
Schema
ABBA ABBA CDC DCD

Categorie
encomio d'artista; miti pagani; soggetti musicali
Soggetti
Apollo; Apollonia; bellezza; canto; doppio; Ippocrene; Muse; Parnaso; sembianza; sembrare; spirto; Tieste

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Matteo Baggi, Marco Chiarolini, Clizia Carminati | Ultima modifica: 20 maggio 2024