Ecco, o Cesar famoso a Battro, a Tile
Autore: Gherardini, Giovanni Filippo
All’invittissimo imperatore Rodolfo Secondo sopra la Flora dell’Arcimboldo. Madrigale di Giovanni Filippo Gherardini
Ecco, o Cesar famoso a Battro, a Tile,
di Flora i fiori, anzi di fiori Flora,
la qual Zefiro un tempo, ora innamora
ogni spirto gentile.
Deh, lascia per poc’ora 5
le cure auguste e ’l conosciuto stile
de l’Arcimboldo, tuo devoto umile,
lieto contempla, che d’appresso il vago
de l’ammanto terrestre t’appresenta
e lungi alquanto la più vera imago 10
de la più vaga dea. Sì dirai spero:
«meglio o più mortal mano indarno tenta,
sì il vivo e così i fior giungono al vero».
Dia l’immortal quel che il mortal non puote:
soave ai fiori odor, senso a le gote. 15
Descrizione
In questo madrigale viene citato il quadro della “Flora” (composto da Giuseppe Arcimboldo nel 1589 su commissione dell’imperatore Rodolfo II d’Asburgo). Gherardini (poeta milanese di fine Cinquecento e amico dell’Arcimboldo) invita il sovrano ad abbandonare temporaneamente i suoi doveri istituzionali per ammirare l’ormai «conosciuto stile» (v. 6) del pittore, che è riuscito a rappresentare «la più vera imago / de la più vaga dea» (vv. 10-11), ovvero Flora, divinità dei fiori e della primavera. Emerge qui il “topos” usato da chi all’epoca poetava sulle “teste composte” dell’Arcimboldo, ovvero quello della visione da vicino e da lontano: da vicino il quadro della “Flora” appare semplicemente come una composizione di fiori, se visto invece da una certa distanza si distingue chiaramente il volto della dea.
Opera d'arte
Bibliografia
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Berra, Giacomo, L'Arcimboldo "c’huom forma d’ogni cosa": capricci pittorici, elogi letterari e scherzi poetici nella Milano di fine Cinquecento, in AA.VV., Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio, Ferino-Padgen, Sylvia, Milano, SKIRA, 2011, pp. 283-313
(pp. 300-301)
- Libro
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Gherardini 1591
All'Invittissimo CESARE RODOLFO SECONDO. Componimenti sopra li due quadri Flora et Vertunno, fatti a Sua Sac. Ces. Maestà da Giuseppe Arcimboldo Milanese, In Milano, appresso Paolo Gottardo Pontio, 1591
- Pagina
- c. 11r
- Metro
- madrigale (15 versi)
- Schema
- ABBabCCDEDFEFGG
- Note metriche
- Presenza di una rima inclusiva fra il v. 1 e v. 4
- Categorie
- ritratti; miti pagani; soggetti naturali
- Soggetti
- contemplare; fiore; Flora; Flora e Zefiro; Giuseppe Arcimboldo; imago; immortale; mano; Rodolfo II d'Asburgo; stile; vera imago; vero; Zefiro
- Nomi collegati
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Rodolfo II d'Asburgo
(personaggio citato e committente dell'opera d'arte)
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Rodolfo II d'Asburgo