Buti, anch'io cerco i riveriti allori

Autore: Costa, Margherita

Al Signor Buti, Per il suo Orfeo rapresentato alla Maestà della Regina di Francia.

Buti, anch’io cerco i riveriti allori
e ’l volante destrier talora sprono,
ma scarso a me de le sue grazie il dono
fè il dotto Re de’ lucidi splendori. 4

Tu ben dai spirto a Zeffiri canori
con la vaga armonia del dolce suono
e applaude a te da lo stellante trono
la saggia Diva de Palladii onori. 8

E ben in Pindo, ove han le Muse il nido,
godi cigno beato aura felice,
poiché le glorie tue mormora il lido. 11

Né men che un novo Orfeo questa pendice
potea far risonar con nobil grido
de la fedele e misera Euridice. 14

Descrizione

Costa e Buti sono accomunati dalla ricerca dell’ispirazione poetica, ma, se per lei il processo si rivela infruttuoso, Francesco riesce, invece, a produrre deliziose armonie musicali, al punto che la stessa Atena ("diva de' Palladii onori", v. 8) ne riconosce il valore. Il posto giusto per Buti è il Pindo, circondato dalle Muse, poiché egli è un novello Orfeo, che fa risonare Parnaso dei nobili accenti di Euridice (con allusione all'Orfeo composto da Rossi).


Opera d'arte


Libro
Costa, La Tromba di Parnaso 1647
Costa, Margherita, La Tromba di Parnaso, opera di Margherita Costa Romana, dedicata alla Maestà della Regina di Francia., A Parigi, per Sebastiano Cramoisy, stampatore ordinario del Re, e della Regina regente. M.DC.XLVII.
Sezione
LA TROMBA DI PARNASO
Pagina
p. 90
Vai al testo originale

Metro
sonetto
Schema
ABBA ABBA CDC DCD

Categorie
encomio d'artista; miti pagani; soggetti musicali
Soggetti
Apollo; Atena; Euridice; Muse; Orfeo; Pindo; Zefiro; alloro; armonia; canoro; cigno; dolce; grazie; grido; mormorare; onori; risuonare; spirito; splendori; suono

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Kelly Nembrini | Ultima modifica: 13 febbraio 2024