Miro in tela spirante

Autore: Bruni, Antonio

Per Piero Strozzi generale e marescialle di Francia. Con l'occasione d'un suo ritratto donato all'autore dal sig. Nicolò Strozzi. Al signor Giovanni Battista Strozzi, fu del signor Filippo. Canzone

Miro in tela spirante
de l'italico Marte
augusto sì, ma bellico il sembiante,
già stupor di Bellona, indi de l'arte,
ma non rimiro in lui 5
lasso i trionfi sui.
Non apre ombra di lin lume d'onore.
Ciò che esprime il valor, nega il colore.

Veggio, a mirarlo inteso,
che ben'altrui l'addita 10
da stirpe illustre e martial disceso
feroce maestà, ma pur gradita.
Ma per spiegar suoi fasti
par che 'l pennel non basti;
mentre pur gloria accresce al suo natale 15
pontificio splendor, sangue reale.

Odo che 'n su la Brenta
piegò la mente e 'l collo
con l'alma vaga a i dolci studi intenta
a l'incarco di Pallade e d'Apollo 20
e che l'ostro a la chioma
intesseva già Roma.
Ma, se ben viva appar la nobil tela,
così vivi trofei però mi cela.

Il miro poscia armato 25
de la Dora ne' campi
glorioso fugar campo svenato,
ma veder non poss'io de l'armi i lampi.
Veggiol su lieve legno
de l'ocean nel regno, 30
ma l'industre pittor copre e m'asconde
l'orror de' flutti e 'l fremito de l'onde.

Miro ch'egli già presa
col ferro e col consiglio
brittanna rocca armata, anzi difesa; 35
da caledonii lidi a l'aureo giglio
trasportò de la Senna
la gran Maria ch'impenna
l'ali a la fama e che per Christo estinta
già di rose la Fè lasciò dipinta. 40

Ma non vegg'io se i mari
ella seco varcava
che un mar di sangue ancor ne' sacri altari
per la verace Fè d'offrir bramava.
Ma del gran Pier non miro 45
nel liquido zaffiro,
che di sì chiaro sole er' alba e duce,
de la spada il balen, del cor la luce.

Leggo ancor'io che d'ossa
nemiche in aria i monti 50
erse famoso al par d'Olimpo e d'Ossa
e che di sangue ostil torbidi fonti
aprì per dubbia strada
con l'invitta sua spada.
Ditel voi dov'estinto ancora ei vive, 55
voi belgiche campagne, itale rive.

Ma de' colli e de' fiumi
non miro e non ascolto
de l'onde il mormorio, de l'erta i dumi,
a l'alte cime, a i flutti altrui rivolto 60
perché nobil pennello
di monte e di ruscello
tace l'altezza e non esprime il moto,
oscura a gli occhi et a l'orecchie ignoto.

Se dunque indarno esprime 65
dotto animato lino
de l'Arno e de' trofei l'eroe sublime,
siasi greco scrittor, cigno latino
che me 'l presenti espresso
qual fu vivo in sé stesso, 70
invitto in guerra e glorioso in pace
e sia tela d'onor foglio verace.

Anzi spieghi i suoi vanti
armonioso e saggio
spirito che scioglie in riva al Tebro i canti: 75
Niccolò, che pur fregia il gran lignaggio,
pianga il gran duce estinto
di pallori dipinto.
Scriva quinci che copre oscuro velo
de' Galli il trono e de la gloria il cielo. 80

Descrizione

Il componimento, dedicato al ritratto di Piero Strozzi, si apre, nella prima stanza, riferendo di come l'opera vivificata restituisca le sembianze auguste e belligeranti del soggetto attraverso il riferimento a due antiche divinità della guerra, Marte e Bellona, ma non i suoi trionfi. Nella seconda stanza, il poeta, dopo aver ricordato le sue origini illustri, ribadisce l'insufficienza dell'arte nella rappresentazione dei suoi onori. Nella terza stanza, l'autore del testo ricorre alla poesia per celebrare i meriti di Piero Strozzi, impossibili da rendere attraverso la pittura, e così ricorda la sua dedizione agli studi, indicata attraverso il riferimento a Pallade (epiteto riferito ad Atena, dea della sapienza) e Apollo (dio delle arti). Nella quarta stanza, il poeta dichiara di riuscire a vedere sulla tela solo l'esito di uno scontro armato, ma non il suo svolgimento, così come l'oceano, ma non l'agitazione delle sue onde. Nella quinta e sesta stanza, l'autore del testo ripercorre alcune imprese del condottiero, in particolare la sua campagna tra la Francia e l'Inghilterra e il trasporto in Francia della futura regina cattolica giustiziata, Maria Stuarda (Strozzi fu infatti incaricato di guidare sette galere che scortarono nel 1548 la giovane Maria appena quinquenne dalla Scozia alla Francia, essendo ella stata promessa in sposa al delfino di Francia Francesco II di Valois). Nella settima stanza, l'autore del testo ricorda come Piero Strozzi abbia mietuto molti nemici, le cui ossa accatastate possono essere paragonate a due monti, l'Olimpo e l'Ossa, e come abbia tinto con il loro sangue le fonti cristalline. Nell'ottava stanza, il poeta ribadisce, attraverso metafore naturalistiche, come l'arte non restituisca la profondità dei soggetti rappresentati. Nella nona stanza, il poeta ritiene che la scrittura, sia greca sia latina, sia superiore all'arte nel far emergere il carattere invitto in guerra e glorioso in pace di Piero Strozzi. Infine, nell'ultima stanza, l'autore del testo si augura che i meriti di Piero Strozzi siano visibili e che sia il congiunto Niccolò, poeta, a piangere in poesia il comandante defunto.


Opere d'arte

Collegamento congetturale

Si collegano per via congetturale al componimento un ritratto cinquecentesco di Piero Strozzi armato ed una cantata a voce sola di poco precedente al testo di Bruni intitolata Lamento di Maria Stuarda ed opera di Giacomo Carissimi. Il brano musicale costituisce una celebrazione del martirio della regina di Scozia, evento evocato nel componimento, e si inserisce in un filone agiografico relativo al personaggio particolarmente caro all'accademia degli Incogniti, di cui il Bruni faceva parte, e ad altre realtà accademiche italiane.


Bibliografia

  • Trucchi, Francesco, Vita e gesta di Piero Strozzi fiorentino, maresciallo di Francia, scritta sui documenti originali per Francesco Trucchi socio di varie accademie, Firenze, s.e., 1847
    (p. 50 per l'episodio di Maria Stuarda)

Libro
Bruni, Veneri 1633
Bruni, Antonio, Le Veneri poesie, In Roma, appresso Giacomo Mascardi, MDCXXXIII.
Sezione
Delle Veneri la Terrena, poesie.
Pagina
pp. 299-302
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Metro
canzone (10 stanze, 80 versi)
Schema
abABccDD

Categorie
paragone tra le arti; ritratti; storia medioevale e moderna
Soggetti
animato; Apollo; armonioso; Arno; arte; Bellona; Brenta; celare; colore; esprimere; foglio; ignoto; industre; invano; lino; lume; Maria; Marte; Minerva; nascondere; nobile; ombra; oscuro; pennello; pittore; rimirare; Roma; saggio; scrittore; scrivere; sembiante; Senna; spirante; tacere; tela; Tevere; vedere; verace; zaffiro

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Clizia Carminati, Laura Gelpi, Sergio Taddei | Ultima modifica: 1 giugno 2024