Quam brevis est vitae cursus, quam mobilis aetas

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Incerti [auctoris]

Quam brevis est vitae cursus, quam mobilis aetas?
  Quam rapido veniunt funera dira pede?
Illa ISABELLA iacet, cuius facundia linguae
  mira fuit, cuius floruit ingenium.
Sine etenim res vestivit sermone soluto,5
  melliti cessit Nestoris eloquium.
In numerum strictas libuit seu cogere voces,
  dulcius haud visum est Anacreontis opus.
Ac qualis poterat fluviorum sistere cursum
  Orpheus et cantu saxa movere loco.10
Arcere frondentes sylvas quocunque volebat
  immanesque lyra conciliare feras:
sic verbis potuit mentes ISABELLA disertis
  flecteri, firmatam rumpere barbariem.
Iratos modo mortales revocabat ab ira;15
  paulo post ira plena theatra fremunt.
Dum recitat tragice, planctu sunt omnia plena
  dumque refert, lusus risus in ore nitet.
Nunc brevis urna tegit corpus, sed fama perennis
  semper erit, vivet docta per ora virum.20

Descrizione

Il componimento si apre con la costatazione che il corso della vita è breve, mentre la morte è veloce, motivo per cui Isabella Andreini è morta. A questa presa di coscienza fa seguito l'elogio rivolto alla donna, ricordata come un'artista dalla grande eloquenza e dal florido ingegno. Tali qualità, unite allo stile fluente in prosa e in poesia, le hanno permesso di superare campioni di facondia dall’eloquio dolce e mielato come Nestore (mitologico re di Pilo nonché eroe della guerra di Troia, noto per la sua eloquenza), Anacreonte (antico poeta greco) e Orfeo (mitologico poeta); in particolare, come quest'ultimo è stato capace di arrestare il corso dei fiumi e di muovere i sassi, di trattenere le selve e di ammansire le bestie con il suo canto e con la musica della sua lira, anche Isabella Andreini è riuscita a commuovere le menti con parole chiare e a spezzare la barbarie. Infatti, da un lato ha commosso e suscitato il pianto con le sue tragedie, allietato e fatto risplendere un sorriso con le sue commedie e, dall'altro, ha distolto gli uomini iracondi dall'ira. Ora, anche se il suo corpo è custodito in una angusta tomba, la sua fama sarà perenne poiché lei vivrà attraverso le memorie degli uomini.


Opere d'arte

Collegamento congetturale

Non si conosce il sepolcro di Isabella Andreini a cui il componimento fa riferimento. Le opere d'arte sono collegate per offrire un esempio visivo di un ritratto della poetessa e attrice encomiata nel testo e insieme di una scena teatrale del tempo. Si aggiunge la medaglia commemorativa realizzata in occasione della sua morte.


Libro
Andreini, Rime 1605
Andreini, Isabella, Rime d'Isabella Andreini Comica Gelosa, Academica Intenta detta l'Accesa, Milano, Girolamo Bordone e Pietromartire Locarni, 1605
Sezione
Componimenti di molti gentil'huomini nella lingua latina, e nella italiana per la morte della medesima Signora Isabella
Pagina
p. [b5r]
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Metro
distico elegiaco (20 versi)

Categorie
encomio d'artista
Soggetti
Anacreonte; barbarie; bocca; canto; commedia; commuovere; corpo; dolcezza; eloquenza; eloquio; fama; fiume; fluidità; ingegno; ira; Isabella Andreini; lira; miele; Nestore; Orfeo; parola; pianto; recitare; riso; sasso; selva; stile; teatro; tragedia; urna; vita; voce

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Laura Gelpi | Ultima modifica: 16 marzo 2024