Qual or Elena formi
Autore: Tronsarelli, Ottavio
Alla Signora Elena N., cantatrice
Qual or Elena formi
co 'l suon de' vaghi accenti
dilettosi concenti,
dilettose riporti anco le palme;
Elena già nell'alme 5
arse con vivi incendi
e tu ardenti di te mill'alme rendi.
Ma vario è 'l vostro vanto:
ella accese co 'l guardo, e tu co 'l canto.
Descrizione
In questo madrigale Tronsarelli omaggia la signora Elena (la "N.", che vale "Non nominato", indica la volontà di tenere nascosto il cognome del personaggio dedicatario del componimento) per il suo canto che diletta l'ascoltatore. Il poeta prosegue l'omaggio alla donna paragonandola ad Elena di Troia: se la prima ha incendiato d'amore molti uomini grazie al suo sguardo, la donna dedicataria della poesia è in grado di far innamorare con il suo canto. Ad entrambe le donne viene associato il fuoco: Elena di Troia accende con lo sguardo, quest'altra Elena con il canto.
Opera d'arte
Collegamento congetturale
Si collega congetturalmente un dipinto di Bernardo Cavallino, per mostrare la rappresentazione secentesca di una cantante.
- Libro
-
Tronsarelli, Rime 1627
Tronsarelli, Ottavio, Rime, In Roma per Francesco Corbelletti l'Anno. M.D.C.XXVII. Lucas Cia. F.
- Sezione
- Madrigali di Ottavio Tronsarelli. Parte seconda.
- Pagina
- p. 186
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- Metro
- madrigale (9 versi)
- Schema
- abbCcdDeE
- Categorie
- encomio d'artista; soggetti musicali
- Soggetti
- Elena di Troia; accento; anime; ardente; ardere; canto; concento; dilettoso; formare; incendio; sguardo; vago