Ch'altri fiso mirando i lumi santi

Autore: Agresta, Giulio

Questo sonetto con l'altro, che dopo l'acompagna, fu scritto a l'Illustre Signor Andrea Sasso

Ch’altri fiso mirando i lumi santi
di bella donna e ‘l grazioso aspetto,
morto in sé, viva in più eccellente oggetto,
questo è sol privilegio de gli amanti; 4

ma ch’altri in SASSO i veri suoi sembianti
cangi, voce adoprando ed intelletto,
trappassa di gran lunga uman concetto
et ai gesti d’Amor va troppo inanti. 8

Però voi, cui Medusa a poco a poco
drizzando in cima il cor l’imagin bella
già in SASSO, ora trasmuta in cigno e ‘n foco,11

sciogliete a tanti onor vostra favella,
senza aspettar ch’augel palustre e roco
l’inalzi al cielo et a la par sua stella. 14

Descrizione

Il poeta gioca sull'episodio di Medusa che pietrifica chi la guarda, alludendo al cognome Sasso del dedicatario. La sua amata, infatti, non solo l'ha reso "morto in sé" con lo sguardo, ma con la voce e l'intelletto lo ha appunto trasformato in una statua, come Medusa; ma ora lo tramuta in cigno (cioè in poeta) e in fuoco, e pertanto l'autore invita l'amico a lodare la donna senza aspettare che la lodi qualcun altro.
Strassoldo sembra ispirarsi al sonetto “Quando vedrò nel verno il crine sparso” di Torquato Tasso (Rime d’amore), riprendendo “augel palustre e roco”, “cigno”, “foco”. I paragoni sono riferiti all’immagine del poeta che prima di morire può scrivere i migliori versi dedicati all’amata, infatti si pensa che il cigno in punto di morte canti più dolcemente e che la candela prima di spegnersi emani più luce.


Opere d'arte


Libro
Rime di diversi Udine 1597
Rime di diversi elevati ingegni de la città di Udine. Raccolte da Giacomo Bratteolo et dedicate a l'Illustre Signora Lidia Marchesi, Udine, Giovan Battista Natolini, 1597
Sezione
Giulio Agresta
Pagina
c. 12r
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Metro
sonetto (14 versi)
Schema
ABBA ABBA CDC DCD

Categorie
miti pagani
Soggetti
cigno; concetto; favella; fuoco; immagine; Medusa; mirare fisso; sasso; sembiante

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Greta Tomasi; Clizia Carminati, Sergio Taddei | Ultima modifica: 11 marzo 2024