Quae Floram dederat flores, nunc poma ferentem
Autore: Fogliani, Sigismondo
Ad Rodolphum Caesarem. In Vertumnum pictum a Iosepho Arcimboldio, Sigismondus Folianus
Quae Floram dederat flores, nunc poma ferentem
dat tibi Vertumnum, magne Rodolphe manus.
Vertitur in varias florum dea Flora figuras
pomorum et plures hic deus in facies.
Tu sic ut debes, te vertis in omnia Caesar, 5
qua valet ars hominis, mens animusque sagax.
Descrizione
In questo epigramma latino, dedicato all’imperatore Rodolfo II d’Asburgo, si citano due quadri del pittore Giuseppe Arcimboldo (1527-1593), la “Flora” (1589) e il “Vertunno” (1591), entrambi commissionati dal sovrano asburgico e spediti, pressappoco negli stessi anni, alla sua corte praghese.
Il pittore milanese viene qui lodato per la sua capacità di comporre volti con l’impiego di elementi vegetali: la stessa mano che ha ricoperto la dea Flora di fiori offre ora all’imperatore Rodolfo (il «magne Rodolphe» del v. 2) il dio Vertunno ricoperto di frutti (sotto le cui sembianze è celato il ritratto dello stesso sovrano). Nel distico finale si fa proprio riferimento alla trasformazione dell'imperatore in questa bizzarra figura, frutto di una sagace capacità artistica.
Opere d'arte
Bibliografia
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Berra, Giacomo, L'Arcimboldo "c’huom forma d’ogni cosa": capricci pittorici, elogi letterari e scherzi poetici nella Milano di fine Cinquecento, in AA.VV., Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio, Ferino-Padgen, Sylvia, Milano, SKIRA, 2011, pp. 283-313
(p. 309)
- Libro
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Gherardini 1591
All'Invittissimo CESARE RODOLFO SECONDO. Componimenti sopra li due quadri Flora et Vertunno, fatti a Sua Sac. Ces. Maestà da Giuseppe Arcimboldo Milanese, In Milano, appresso Paolo Gottardo Pontio, 1591
- Pagina
- c. 9v
- Metro
- distico elegiaco (6 versi)
- Categorie
- soggetti naturali
- Soggetti
- animo; arte; effigie; figura; fiore; Flora; frutta; mano; mente; Rodolfo II d'Asburgo; traformare; Vertunno
- Nomi collegati
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Rodolfo II d'Asburgo
(personaggio citato e committente delle opere d'arte)
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Rodolfo II d'Asburgo