Descrizione

Come chiarisce la rubrica, il testo fa parte di una sequenza di componimenti di Giacomo Bratteolo dedicati alla costruzione della città-fortezza di Palmanova (al tempo «Palma», v. 14), nuova roccaforte veneziana, inaugurata nel 1593, come sito strategico a protezione dei confini orientali friulani durante le guerre contro i musulmani. L'omaggio è condotto per voce del dio acquatico («Proteo», v. 12) del fiume Turro (odierno Torre), che con una apostrofe anaforica («Cresci» ai vv. 1, 5, 9) celebra la gloria e la fama della città-fortezza, che si estenderanno in spazi illimitati (questo il senso dell'espressione «da Battro a Tile» del v. 2, due antiche regioni dell'Asia e dell'estremo nord) e in tutte le stagioni (v. 3); il nume acquatico allude poi alla missione cristiana della fortezza, in grado di disperdere le forze «empie» e «felle» dei musulmani con il favore delle divinità, inaugurando una nuova età dell'oro cristiana (v. 11).

Opera d'arte

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  Fortezza di Palmanova

  Autore: Savorgnan, Giulio; Lorini, Buonaiuto; Martinengo, Marcantonio

  Genere: architettura