Qual chi per via dubbiosa errando teme
Autore: Sasso, Andrea
Aveva una gentildonna invitato l'autore a danzare; ma egli, dubitando che tale invito fosse fatto ad alcun altro, stava sospeso, e non si moveva. Onde ella lo prese per la mano, et egli in questa materia fece questo sonetto
Qual chi per via dubbiosa errando teme,
e sostenendo va l'incerte piante,
tal io pie' innanzi pie' mossi tremante,
del piacer vostro in forse, e di mia speme. 4
Ben m'iva Amor porgendo e l'esca e 'l seme
ond'ei l'ardir impenna a novo amante;
ma legger mi parea nel bel sembiante
“uom mortal per me in van sospira e geme". 8
Così temendo, osando alta maniera
di cortesia vostra mercè mi porse,
perch'io dea vi conobbi in mortal velo; 11
né vana in me questa credenza sorse:
ch'alor per vostra mano aperto il cielo,
ratto poggiai su ne la terza sfera. 14
Descrizione
Come si evince dalla rubrica, occasione del sonetto è l'invito a danzare ricevuto da una donna. L'io lirico si dipinge dubbioso, timoroso, tremante in seguito alla proposta, incerto delle intenzioni di lei (prima quartina) nonostante Amore gli porga «l'esca» a cui ogni nuovo amante abbocca e fa impennare il desiderio (vv. 5-6). Solo la cortesia e la grazia della donna giunge a soccorrerlo: la mano tesa verso di lui gli dona speranza e lo eleva fino alle sfere celesti (più precisamente nella terza, quella governata da Venere dea dell'amore).
Opera d'arte
Collegamento congetturale
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Danza a due (Pavaniglia alla romana)Genere: incisione
Si collega congetturalmente l'immagine di un ballo a due secondo il trattato di Cesare Negri; la figura mostra una dama e un cavaliere che si prendono per mano per danzare.
- Libro
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Rime di diversi Udine 1597
Rime di diversi elevati ingegni de la città di Udine. Raccolte da Giacomo Bratteolo et dedicate a l'Illustre Signora Lidia Marchesi, Udine, Giovan Battista Natolini, 1597
- Sezione
- Andrea Sasso
- Pagina
- c. 63v
- Vai al testo originale
- Metro
- sonetto (14 versi)
- Schema
- ABBA ABBA CDE DEC