La dotta mano, obbediente al dotto

Autore: Cecchi, Giovan Maria

Al Signor Bernardo Vecchietti

La dotta mano, obbediente al dotto
ingegno, valse a far sì ch'in un tratto
padre, figlia et amante in diverso atto
rapì, gridò, languio senza far motto; 4

tal che in un marmo vivi, e sovra, e sotto,
e nel mezzo, il timor, la doglia e 'l ratto
s'ammirino, da cui (mercé del patto)
il gran seme roman venne prodotto; 8

ma non poteo già far che 'l mondo tutto
(colpa del natural peso del sasso)
godesse di sì bella vista e rara. 11

Sol voi signor, con quest'opra, ben frutto
dell'amicizia, avete tolto e casso
quello di che le fu Natura avara. 14

Descrizione

Il poeta loda la scultura "Il Ratto delle Sabine" del Giambologna descrivendone ed esaltandone la realisticità dei sentimenti rappresentati. Si rivolge poi a Bernardo Vecchietti (poeta dedicatario) elogiandolo perché, con la sua raccolta poetica, ha permesso alla fama della statua di diffondersi ovunque, superando l'ostacolo del peso del marmo che impedisce all'opera di sportarsi per essere ammirata nel mondo.


Opere d'arte


Libro
Alcune composizioni in lode del ritratto della Sabina 1583
Alcune composizioni di diversi autori in lode del ritratto della Sabina. Scolpito in Marmo dall'Eccellentissimo M. Giovanni Bologna, posto nella piazza del Serenissimo Gran Duca di Toscana, In Firenze, nella stamperia di Bartolomeo Sermartelli. MDLXXXIII.
Sezione
Del Signor BERNARDO VECCHIETTI. Nel Ratto delle Sabine scolpito in marmo da Messer Giovanni Bologna
Pagina
p. 20
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Metro
sonetto (14 versi)
Note metriche
ABBA ABBA CDE CDE

Categorie
paragone tra le arti; encomio d'artista; iconografia profana; storia antica
Soggetti
Firenze; Giambologna; Ratto delle Sabine; ammirare; arte e natura; atto; dolore; dotta mano; dotto ingegno; far motto; gridare; languire; marmo; mondo; natura; opera; peso; rapire; sasso; signore; timore; vista; vivo

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Maria Grazia Acquaroli, Clizia Carminati | Ultima modifica: 21 ottobre 2022