Giove, la tua pietà dall'empia mano

Autore: Gualtieri, Pietro Paolo

Del Signor Cavalier Gualtieri

«Giove, la tua pietà dall'empia mano
che oltraggio e forza al mio bel corpo face
salva mi renda, e del garzone audace
spenga il foco e 'l desio caldo ed insano». 4

«Misero me, che aita chieggio in vano
e in van, figlia, mi sdegno; oggi al ciel piace
che per alta cagion laccio tenace
stringa insieme il sabin sangue e 'l romano». 8

Queste voci udirà chi intento mira
il marmo che scultor illustre pose
d'Etruria in mezzo a la più altera parte. 11

Febo, il cui raggio il mondo alluma e gira,
vedeste mai fra le più rare cose
di natura maggior possanza e d'arte? 14

Descrizione

Il sonetto si apre con le parole prima della Sabina, che si rivolge a Giove chiedendogli di salvarla dal desiderio del giovane romano; poi del padre della fanciulla, disperato perché non può salvare la figlia dal rapimento, presentato come un volere divino. Il poeta afferma che queste voci saranno udite da chi guarda la scultura, che il Giambologna pose nella parte più nobile della Toscana, Firenze. Conclude con un'allocuzione a Febo, dio delle arti, chiedendo se abbia mai visto qualcosa di più bello di questa statua, in cui sia l'Arte sia la Natura mostrano la loro potenza.


Opere d'arte


Libro
Alcune composizioni in lode del ritratto della Sabina 1583
Alcune composizioni di diversi autori in lode del ritratto della Sabina. Scolpito in Marmo dall'Eccellentissimo M. Giovanni Bologna, posto nella piazza del Serenissimo Gran Duca di Toscana, In Firenze, nella stamperia di Bartolomeo Sermartelli. MDLXXXIII.
Sezione
Del Signor BERNARDO VECCHIETTI. Nel Ratto delle Sabine scolpito in marmo da Messer Giovanni Bologna
Pagina
p. 12
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Metro
sonetto (14 versi)
Schema
ABBA ABBA CDE CDE

Categorie
iconografia profana; storia antica
Soggetti
arte; arte e natura; corpo; desiderio; Etruria; Febo; Firenze; forza; Giambologna; Giove; marmo; mirare intento; natura; pietà; possanza; Ratto delle Sabine; Romani; Sabini; scultore; scultore illustre; sdegno

Nomi collegati

Responsabilità della scheda: Maria Grazia Acquaroli, Clizia Carminati | Ultima modifica: 21 ottobre 2022